Blog di Psicologia
Il disturbo da accumulo
Del disturbo di accumulo se ne sente parlare con maggiore frequenza. Una conseguenza della pandemia oppure gli si dedica maggiore attenzione clinica? Probabilmente nessuna delle ipotesi esclude l’altra. Se n’è parlato nell’intervista con la giornalista Cristina Mariani del Quotidiano.net.
Il Grinch: un mostro scontroso dal cuore piccolo e gelido. In apparenza.
Grincioso e poco amichevole, peloso e verdastro. Odia il Natale e per vendetta lo ruba. Solo attraverso la genuinità di Cindy Lou egli saprà fare della sua profonda sofferenza un’occasione per trovare la serenità.
Quando scegliere la serenità è un ossimoro: essere depressi e apparire felici.
Il palcoscenico e il retroscena di ognuno si combinano necessariamente per permetterci di recitare nel grande teatro della quotidianità. Può accadere che l’apparente serenità dell’attore possa celare la profonda tristezza dell’uomo.
“Frecciatine” e frasi fatte: quando la fragilità passa attraverso la comunicazione indiretta.
Post allusivi, insinuazioni, frecciatine, i social sono il mezzo più rapido attraverso il quale la bulla da tastiera agisce.
Dipendenza: il gruppo di psicoterapia.
L’apertura al gruppo in modo significativo avviene quando ciascun partecipante si rende conto che questo è il suo gruppo e può farne ciò che desidera. ha sperimentato che i sentimenti negativi trovano spazio, vengono accolti e assimilati senza conseguenze, o quasi.
Omicidio di massa. Quando a commetterlo è un adolescente.
l’ennesima strage nelle scuole. L’ennesimo disperato tentativo di essere “visti” in una società individualista e poco incline all’ascolto. L’adolescente in equilibrio tra la strutturazione della propria personalità e le esigenze della società che lo rendono invisibile.
Dimmi quant’è grande il tuo cervello e ti dirò quanti amici hai.
Le relazioni sociali influiscono sulle dimensioni della materia grigia cerebrale. Ecco come le neuroscienze lo spiegano.
Il Leone da tastiera.
Proviamo a cambiare il punto di vista dal quale ci poniamo quando ci imbattiamo in situazioni del genere: Il leone da tastiera ci sta dicendo che è lui per primo ad avere paura. Dietro al suo odio c’è molta fragilità.
Il rammarico di essere madre.
Andare oltre i tabù non è mai cosa semplice. Fare scelte contrarie sapendo che il giudizio degli altri non lascia spazio all’ascolto, nemmeno. Essere madri va oltre le esigenze culturali.