di Patrizio Guerra, analista
Dallo scorso 24 ottobre è operativa in rete la piattaforma informatica Ca.R.G.O.S. (Car Renter Guardian Operation System), il nuovo strumento a disposizione delle Autorità per la prevenzione e repressione del terrorismo che consente, a coloro che esercitano un’attività di noleggio di veicoli senza conducente, di adeguarsi ai nuovi obblighi previsti dalla Legge 1 dicembre 2018, n. 132, che convertiva il Decreto legge 4 ottobre 2018, n. 113.
Infatti, il Decreto del Ministero dell’Interno del 29 ottobre 2021 ha definito le modalità tecniche con cui i noleggiatori devono effettuare le comunicazioni dei dati identificativi dei soggetti che richiedono il noleggio di autoveicoli, contestualmente alla stipula del contratto di noleggio e, comunque, con un congruo anticipo rispetto alla consegna del veicolo.
I dati comunicati attraverso l’applicativo confluiscono al Centro Elaborazioni Dati, per il tramite del Centro Elettronico Nazionale della Polizia di Stato, e vengono confrontati automaticamente con quelli conservati, concernenti i provvedimenti dell’Autorità giudiziaria o dell’Autorità di Pubblica Sicurezza e le segnalazioni inserite dalle Forze di polizia.
Qualora dal raffronto automatico dei dati dovessero emergere situazioni potenzialmente rilevanti per le finalità di contrasto al terrorismo, per cui il sistema è stato predisposto, il Centro provvede ad inviare una segnalazione di allerta all’ufficio o al comando delle Forze di polizia per le conseguenti iniziative di controllo.
Le credenziali di accesso al servizio devono essere richieste dalle agenzie e società di noleggio agli Uffici della Questura della provincia nel cui territorio è ubicata la propria sede legale, compilando e sottoscrivendo un apposito modello da inviare, unitamente ad altra documentazione, via posta elettronica certificata.
Il sistema è sostanzialmente identico a quello previsto per i gestori delle strutture ricettive con cui devono essere trasmesse, alle Questure territorialmente competenti, le generalità delle persone alloggiate, ai sensi dell’art. 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza e secondo le modalità tecniche previste dal Decreto del Ministero dell’Interno del 16 settembre 2021.
Il provvedimento legislativo adottato dal Governo oltre quattro anni fa si prefiggeva l’obiettivo di prevenire possibili atti terroristici in Italia analoghi a quelli che stavano avvenendo in altri paesi.
In quegli anni lo stato islamico, anche attraverso la pubblicazione sulla propria rivista “Rumiyah”, aveva fornito ai propri combattenti precise indicazioni sulle modalità con cui condurre assalti «veicolari», nell’ambito di quella che poteva essere definita una crociata islamista contro l’occidente.
Missioni, preferibilmente suicide, che dovevano essere concluse con l’aggressione dei superstiti utilizzando ogni strumento d’offesa disponibile, dal semplice coltello all’arma da fuoco. Una tecnica d’assalto che era diventata il marchio dello stato islamico.
Una serie impressionante di morti e feriti lasciati sul selciato con attacchi «da manuale» che la propaganda jihadista, da al Qaeda in poi, aveva suggerito perchè economica, facile da attuare e con un basso rischio di essere scoperti.
Di seguito sono narrati solo alcuni episodi, rivendicati dall’ISIS, in cui è stato riscontrato il noleggio del veicolo utilizzato per la strage.
Il 3 giugno 2017 un pulmino bianco, noleggiato poco prima, viene utilizzato dai terroristi per investire la folla che passeggia sul London Bridge. I tre attentatori, scesi dal veicolo armati di coltello, iniziano a colpire le persone che si trovano all’esterno di un pub, prima di essere uccisi dalla polizia. In totale si contano 11 morti (compresi i 3 terroristi) e 48 feriti.
Il 17 agosto 2017 un furgone noleggiato si lancia sulla folla lungo la Rambla di Barcellona travolgendo decine di cittadini e turisti, causando 13 morti e oltre cento feriti.
Il 23 agosto 2017 un furgone pieno di bombole di gas viene trovato nella città olandese di Rotterdam all’esterno di una sala di concerti che avrebbe dovuto ospitare un evento musicale della band statunitense, dal nome apparentemente provocatorio per gli estremisti islamisti, gli Allah-Las.
Il 31 ottobre 2017 un giovane uzbeco alla guida di un furgone pick-up, noleggiato in precedenza, travolge persone in bici e/o a passeggio sulla pista ciclabile dell’Hudson River di New York, causando 8 morti e 16 feriti.
Una lunga scia di sangue che le Forze di polizia, i Servizi di informazione e i Governi di tutto il mondo tentano di contrastare quotidianamente con il loro operato e con iniziative legislative come questa.