Parafilia è quel grande contenitore nel quale è possibile collocare tutti quei comportamenti sessuali atipici per i quali il soggetto sente una forte e persistente eccitazione erotico-sessuale. Quando diventa invece una forma di dipendenza e il soggetto accusa un certo disagio interpersonale che deriva dall’esclusività di tale pratica nel raggiungere l’orgasmo, ecco che allora emerge il disturbo parafilico.
La persona affetta da tale disturbo, oltre ad avere un intenso e persistente interesse sessuale per particolari attività erotico-sessuali, vive l’esperienza e i vissuti parafilici con disagio, tanto da arrecare danni a se stesso a/o agli altri.
Parafilia e non disturbo parafilico
Ma restiamo sulla parafilia che caratterizza quei soggetti che nel praticare attività sessuale seppure insolita hanno un comportamento egosintonico (che non causa disagio) e che per il resto della loro vita sessuale e relazionale mostrano un buon equilibrio e una varietà di altri comportamenti.
Una parafilia tra tante, desta curiosità e la “compagna” che si lega per somiglianza a questa manifestazione atipica del desiderio sessuale, non può non essere menzionata. L’infantilismo parafilico e il feticismo del pannolone. A colpo d’occhio sembrerebbe che si parli della stessa cosa.
I profani a tante sottigliezze badano poco ma l’obiettivo è proprio di fare delle sottigliezze, giganti differenze. E’ un po’ come se davanti ad un Gauguin si commentasse del Picasso, un amante dell’arte inorridirebbe. E così parlare dell’infantilismo parafilico non è proprio la stessa cosa che parlare di “feticismo del pannolone”.
Il continuum della fantasia
La fantasia che caratterizza ciascuna delle due parafilie si sviluppa lungo un continuum. La prima tocca un estremo caratterizzato dal desiderio del soggetto di essere un bambino molto piccolo, accudito, tenero, privo di una sessualità manifesta e indifeso. Si accompagna a questa fantasia un’oggettistica tipica che include l’abbigliamento adeguato a definire il ruolo di neonato: bavaglino, body, ciuccio, e pannolino. Il soggetto è mosso dal desiderio di indossare ed utilizzare il pannolino per esigenze chiaramente diverse da necessità cliniche, e di essere trattato come un neonato o comunque un bambino piccolo.
Il “role playing” (gioco di ruolo), può concludersi con “l’adulto”, o meglio il care giver, che mette a dormire il neonato in un morbido lettino. Con molta probabilità non saranno presenti pratiche sessuali poiché “fuori luogo” nel contesto specifico.
Diaper lovers e adult babies
L’estremo opposto lascia spazio invece ad un amante erotico la cui fantasia è incentrata sull’oggetto/feticcio rappresentato dal pannolone. Attraverso quest’oggetto, carico di significato sessuale, il feticista del pannolone raggiunge l’orgasmo e l’eiaculazione. A questa pratica possono associarsi altre parafilie tra cui l’urofilia e la coprofilia ma non sono elementi necessari. Gli amanti del pannolino senza regressione a stadi infantili sono detti “diaper lovers” meglio noti nell’ambiente come DL. Non necessariamente effettuano il role playing ma focalizzano il loro interesse sul pannolino come feticcio.
Il DL costituisce un esempio di anaclitismo, processo attraverso il quale l’eccitazione sessuale si palesa in presenza di oggetti con i quali si è entrati in contatto durante l’infanzia e per un tempo prolungato.
Chi preferisce invece il solo aspetto regressivo si presenta come “Adult Baby”, AB in gergo. Anche il cambio pannolino è una pratica contemplata all’interno del contesto ma non erotizzata. Del resto si tratta di una rappresentazione di una normale pratica caratteristica della diade madre-bambino in cui l’eccitazione sessuale non trova spazio.
Consapevolezza e volontarietà
E’ importante e doveroso sottolineare che entrambe le pratiche NON hanno nulla in comune con la pedofilia e i professionisti del settore effettuano una netta distinzione tra le categorie. Non è l’attrazione sessuale per soggetti prepuberi ad essere al centro delle fantasie ma la possibilità di lasciare spazio al proprio alter ego nel caso dell’infantilismo mentre nel caso della parafilia diretta al pannolone, l’utilizzo del feticcio è ciò che provoca intensa eccitazione sessuale. In entrambi i casi vi è volontarietà e consapevolezza da parte di coloro che praticano AB/DL.
Nella vita di tutti i giorni sono persone che sanno gestire in modo adeguato e non patologico aspetti prettamente legati alla sfera sessuale dagli altri ambiti e sono perfettamente in grado di trarre piacere dall’atto sessuale “convenzionale”. L’eccitazione sessuale per oggetti atipici è detta parafilia ma non costituisce condizione necessaria per la diagnosi di disturbo parafilico. Sottigliezza non di poco conto.